JEAN-PIERRE DUPREY
CANZONE NEL VENTO
Ho scoperto un grande sogno di ricordi
I fiori mi chiamano, i fiori che profumano di donne
Gli occhi dei fiori si tingono di lacrime
I pensieri vanno e vengono intorno a me
Il vento cambia spesso canzone
Il tempo cambia spesso cappotto
I fiori parlano sempre
La mia casa è in un angolo di cielo
Caddi malato in mezzo ai fiori
Quella sera, come la vita infinita
Io passeggio nella luna
(1946)
(da Premiers poèmes publiés et inédits, 1945-1947 - Traduzione di Pasquale Di Palmo)
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Il tormentatissimo poeta francese Jean-Pierre Duprey era un tardo epigono del Surrealismo: André Breton, che lo inserì nella sua Anthologie de l’humour noir, scrisse che “Il genio di Duprey consiste nell’offrirci, di questo nero, uno spettro non meno ricco di quello solare”. Occorre grattare via dunque quella patina di Surrealismo per andar al midollo di questi versi, per cogliere l’ebbrezza del ricordo e dell’amore nella canzone del vento tra i fiori.
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FOTOGRAFIA © LITTLE FLAIR
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LA FRASE DEL GIORNO
Cosa c’è di più triste al mondo che partire senza cantare?
JEAN-PIERRE DUPREY, Premiers poèmes publiés et inédits
un poeta poco tradotto in Italia, incappare nei suoi versi è sempre una piacevole sorpresa che si rinnova.
RispondiEliminaUn saluto
è vero... e questo blog ama molto i poeti fuori circuito
RispondiEliminaCiao