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domenica 30 marzo 2014

La materia prima del poeta

 

CARLOS SPINEDI

MATERIA PRIMA

Compitando il sostantivo "amor"
a emme o erre
possono entrare in gioco
il suo palindromo "roma",
e altri anagrammi:
"ramo", "mora", "Omar".
"armo ", grazie a loro,
questa accozzaglia di parole
di solo quattro lettere
ha, almeno,
nove significati.

Così ricca e labile
è la materia prima del poeta:
non abusarne
e scartane quante più puoi;
forse scopri che nascosta
in questo materiale
una poesia, pazientemente, aspetta
.

.

Le parole sono la materia prima del poeta: è grazie alla loro associazione, al loro intrecciarsi in una trama e in un ordito come in un tessuto che il poeta riesce ad esprimere le sue emozioni. Le raccoglie, le raduna, le mette in fila, ne scarta alcune, ne rimpiazza altre e costruisce la sua poesia. talvolta addirittura sono le parole stesse che emergono, che chiedono di essere prese e infilate nei versi. Così come dice il poeta argentino Carlos Spinedi.

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IMMAGINE © GIUNTI SCUOLA

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LA FRASE DEL GIORNO
Prosa
= parole nel miglior ordine possibile; poesia = le migliori parole possibili nel miglior ordine possibile.
SAMUEL COLERIDGE, Table Talk




Carlos Spinedi (Río Gallegos, 1928), poeta argentino. Da più di mezzo secolo vive a Buenos Aires. Negli anni Sessanta collaborò con Jorge Luis Borges e José Edmundo Clemente alla Biblioteca Nazionale. La sua poesia ricerca valori etici ed estetici che diano senso e un po' di bellezza all'esistenza.


2 commenti:

  1. Veramente molta saggezza e ridda di esperienza in tutto questo amico mio!

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  2. la saggezza del poeta, che, etimologicamente, è "colui che fa", colui che trae dalle parole la poesia, l'invisibile che sta dietro le cose

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