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venerdì 21 febbraio 2014

Sul pentagramma di febbraio

 

ANTONIO MACHADO

GALLERIE, I

Nell’azzurro lo stormo
di alcuni uccelli neri
che strillano aleggiando e poi si posano
sul pioppo irrigidito.
...Sul pioppo spoglio,
serie cornacchie quiete e taciturne,
gelide, nere note
scritte sul pentagramma di febbraio.

(da Poesia spagnola del ’900 - Traduzione di Oreste Macrì)

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Il sentire del poeta e il freddo delle cose, secondo Antonio Machado (1875-1939), trovano il loro equilibrio nei versi, molte volte attraversati dal ritmo delle canzoni popolari. Anche questo bozzetto malinconico incarna quella sua poetica, che ospita spesso alberi, campi e paesaggi: naturalmente il vero colpo di maestro è l’immagine finale, l’analogia che fa di un albero spoglio un rigo musicale e delle cornacchie una serie di note. È il canto del poeta che si interroga: “La terra è nuda, ulula / l’anima sull’orizzonte pallido / come lupa famelica. Che cerchi, / poeta, nel tramonto?”

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FOTOGRAFIA © GEORGE HADAN

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia pura, di cui sento parlare critici e poeti, potrà esistere, ma io non la conosco.
ANTONIO MACHADO




Antonio Cipriano José María y Francisco de Santa Ana Machado Ruiz (Siviglia, 26 luglio 1875 – Collioure, 22 febbraio 1939), poeta e scrittore spagnolo. Dall’iniziale modernismo caratterizzato da una propensione all'introspezione intimista, passò a lasciare maggiore spazio a temi legati alla terra e alla tradizione spagnola, con una sottile vena malinconica.



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