MARCOS ANA
LA MIA CASA E IL MIO CUORE (SOGNO DI LIBERTÀ)
Se un giorno tornerò alla vita
la mia casa non avrà chiavi:
sempre aperta, come il mare,
il sole e l’aria.
Che entrino la notte e il giorno,
la pioggia azzurra, la sera,
il pane rosso dell’aurora;
la luna, mia dolce amante.
Che l’amicizia non trattenga
il passo sulla soglia,
né la rondine il volo,
né l’amore le labbra. Nessuno.
La mia casa e il mio cuore
mai chiusi: che passino
gli uccelli, gli amici,
e il sole e l’aria.
(da Ditemi com’è un albero, Crocetti, 2009 – Traduzione Chiara De Luca)
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Marcos Ana è un poeta spagnolo che trascorse ben 23 anni nelle carceri franchiste: imprigionato nel 1938, fu liberato solo nel 1961 per interessamento di Amnesty International, fondata pochi mesi prima. Quei 23 anni, nessun altro prigioniero politico spagnolo ne passò così tanti in carcere, naturalmente segnarono la sua vita. E questo suo sogno di libertà assume, conoscendo la lunga prigionia, contorni ancora più vividi. La libertà, quella libertà di cui tutti noi godiamo e che spesso addirittura neppure prendiamo in considerazione, è per il prigioniero come l’aria. Come diceva Piero Calamandrei, ti rendi conto di quanto valga solo quando ti viene a mancare.
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EDWARD HOPPER, “ROOMS BY THE SEA”
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LA FRASE DEL GIORNO
La libertà è una sola: le catene imposte a uno di noi pesano sulle spalle di tutti.
NELSON MANDELA, Lungo cammino verso la libertà
Mi sembra di intravedere quel suo sogno di libertà sotto di un tetto di pietra. Bellissime immagini. Grazie per averla proposta. Ciao Renoir. Asia
RispondiEliminaDev'essere un afflato presente in ogni essere umano. Penso anche al "Sogno del prigioniero" di Eugenio Montale.
RispondiEliminaGrazia, Asia. E buona domenica
!..da leggere....da rileggere in alcuni periodi della vita.
RispondiEliminaciaoo Vania:)