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mercoledì 21 agosto 2013

La spina della nostalgia

 

GIORGIO CAPRONI

GENERALIZZANDO

Tutti riceviamo un dono.
Poi, non ricordiamo più
né da chi, né che sia.
Soltanto ne conserviamo
- pungente e senza condono -
la spina della nostalgia.

(da Res amissa, Garzanti, 1991)

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Cos’è la nostalgia? Utilizziamo per definirla un celebre brano già pronto dal romanzo L’ignoranza di Milan Kundera: “In greco “ritorno” si dice nòstos. Álgos significa “sofferenza”. La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. Per questa nozione fondamentale la maggioranza degli europei può utilizzare una parola di origine greca (nostalgia, nostalgie)”. Desiderio inappagato del ritorno dunque: alla patria, a un luogo ma anche e soprattutto – impossibile da realizzare e dunque assai più doloroso – a un tempo, a una situazione. Tutti in un modo o nell’altro la proviamo: ha ragione Giorgio Caproni, la sua spina pungente è lì nelle nostre carni a ricordarcelo.

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nostalgia

FOTOGRAFIA © SPIN BROTHERS

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LA FRASE DEL GIORNO
Il pensiero di un uomo è innanzitutto la sua nostalgia.
ALBERT CAMUS, Il mito di Sisifo




Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990), poeta, critico letterario e traduttore italiano. Partito come preermetico attirato da uno scabro espressionismo, approdò a un ermetismo rivestito di un impressionismo idillico. Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e Livorno, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimento.


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