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domenica 26 maggio 2013

Vagheggiato ritorno

 

CONCEIÇÃO LIMA

RESIDENZA

Visione di mio padre che torna a casa da
sua madre, Sam Nôvi, a Budo-Budo

Ritornerai per il vecchio viottolo
Senza preavviso.
Sarà come ieri, al crepuscolo:
lontano, improvviso, il fischio.
E in strada, un diffuso singhiozzo
di festa.
La luce sarà umida
la pioggia intima
sul segno dei tuoi piedi.
Dito a dito, foglia a foglia
sfiorerai i profumi,
le magie della terra:
il piccolo limoneto della nonna
il decrepito
izaquenteiro
l’ocá
così ombreggiato,
il
kimi
ritorto
E, all’ingresso, impresso nel fango
il fantasma del capretto bianco.
Il gradino scricchiolerà al tuo primo passo.
Salirai lento, concreto
senza calpestare l’asse traballante del pavimento.
La porta sarà aperta, la candela accesa.

(da O útero da casa, 2004)

.

“La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare” scrive Milan Kundera nel suo romanzo L’ignoranza. Ma è un guanto che si può rovesciare: nostalgia è anche desiderio di un ritorno, come in questi versi di Conceição Lima, poetessa di São Tomé e Príncipe. Una nostalgia che veste al contempo i panni dell’attesa e quelli del desiderio, che coniuga passato e futuro in un presente che forse è l’unico tempo in cui quel desiderio vive e resta acceso come una candela.

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1045_o_candlelight_study

OZIAS LEDUC, “CANDLELIGHT STUDY”

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LA FRASE DEL GIORNO
Il ritorno fa amare l’addio
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ALFRED DE MUSSET




Maria da Conceição de Deus Lima nota anche come Conceição Lima (Santana, 8 dicembre 1961), poetessa di São Tomé e Príncipe. La sua poesia interroga la coscienza europea a causa della sofferenza che si è verificata per secoli nella società di São Tomé e dà voce anche al malcontento degli ideali non realizzati dopo l'indipendenza.



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