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lunedì 20 maggio 2013

Le mele argentee di Orione

 

ROSE AUSLÄNDER

NOTTE V

Chiude la porta
il tulipano

Le mele argentee di Orione
sono mature

La sorgente
ripete lo spazio
di sogno e gocce
con esatto suono

(da Gedichte, Traduzione di Gio Batta Bucciol)

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Poche parole, pochi versi usa la poetessa tedesca Rose Ausländer per tratteggiare le sensazioni di una notte in cui il tempo – sul cui senso spesso si interroga – scorre finalmente tranquillo. Non è più per lei quello dell’esilio, della fuga dal Reich nazista cui fu costretta, non è quello dettato dall’alienazione delle macchine nella società industriale conosciuta nel dopoguerra negli Stati Uniti, dove riparò. È un tempo fermo, nel quale finalmente riposare.

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KONSTANTIN ALEXEIEVIC KORONIN, “FIGURA IN UN PORTICO UNA NOTTE D’ESTATE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Di notte ogni cosa assume forme più lievi, più sfumate, quasi magiche. Tutto si addolcisce e si attenua, anche le rughe del viso e quelle dell'anima.
ROMANO BATTAGLIA, Ho incontrato la vita in un filo d’erba




Rose Ausländer, nata Rosalie Beatrice Scherzer (Černivci, Ucraina, 11 maggio 1901 – Düsseldorf,  3 gennaio 1988), poetessa ebrea tedesca. Dai tomi fiabeschi della gioventù passò a narrare con dolore la deportazione e lo sterminio degli ebrei e l’alienazione di New York, dove visse a lungo.


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