GIOVANNI PAOLO II
DALLA SOGLIA DELLA CAPPELLA SISTINA, Epilogo
E proprio qui, ai piedi di questa stupenda policromia sistina,
si riuniscono i cardinali -
una comunità responsabile per il lascito delle chiavi del Regno.
Giunge proprio qui.
E Michelangelo li avvolge, tuttora, della sua visione.
"In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo... "
Chi è Lui?
Ecco, la mano creatrice dell'Onnipotente Vecchio, diretta verso Adamo...
Al principio Dio ha creato...
Costui che vede tutto...
La policromia sistina allora propagherà la Parola del Signore:
Tu es Petrus - udì Simone, il figlio di Giona.
"A te consegnerò le chiavi del Regno".
La stirpe, a cui è stata affidata la tutela del lascito delle chiavi,
si riunisce qui, lasciandosi circondare dalla policromia sistina,
da questa visione che Michelangelo ci ha lasciato -
Era così nell'agosto e poi nell'ottobre, del memorabile anno dei due conclavi,
e così sarà ancora, quando se ne presenterà l'esigenza dopo la mia morte.
All'uopo, bisogna che a loro parli la visione di Michelangelo.
"Conclave": una compartecipata premura del lascito delle chiavi, delle chiavi del Regno.
Ecco, si vedono tra il Principio e la Fine,
tra il Giorno della Creazione e il Giorno del Giudizio.
È dato all'uomo di morire una volta sola e poi il Giudizio!
Una finale trasparenza e luce.
La trasparenza degli eventi -
La trasparenza delle coscienze -
Bisogna che, in occasione del conclave, Michelangelo insegni al popolo -
Non dimenticate: Omnia nuda et aperta sunt ante oculos Eius.
Tu che penetri tutto - indica!
Lui additerà...
(da Trittico romano – Meditazioni, Editrice Vaticana, 2003)
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E dunque si apre anche il Conclave: dopo la rinuncia al ministero petrino di Benedetto XVI i cardinali questo pomeriggio si riuniranno nella Cappella Sistina per eleggere il suo successore. E in quella stanza ci portano oggi le parole di un pontefice, l’amatissimo Giovanni Paolo II, che, già papa, ammira il grande affresco di Michelangelo e medita su un futuro Conclave, affidando alla maestà dell’opera la funzione ammonitrice dello spirito. Come testimonia lo stesso Joseph Ratzinger, allora cardinale, nella prefazione dell’opera di Wojtyla: “Principio e fine – probabilmente al Papa, che pellegrina verso l’interno e verso l’alto, il nesso esistente tra loro è apparso chiaro proprio nella Cappella Sistina, dove Michelangelo ci ha donato le immagini dell’inizio e della fine – la visione della creazione e l’imponente dipinto del giudizio finale. La contemplazione del Giudizio Universale, nell’epilogo della seconda tavola, è forse la parte del Trittico che commuove di più il lettore. Dagli occhi interiori del Papa emerge nuovamente il ricordo dei Conclave dell’agosto e dell’ottobre 1978. Poiché anch’io ero presente, so bene come eravamo esposti a quelle immagini nelle ore della grande decisione, come esse ci interpellavano; come insinuavano nella nostra anima la grandezza della responsabilità”.
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MICHELANGELO, CAPPELLA SISTINA, VOLTA
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LA FRASE DEL GIORNO
O uomo che vedi anche tu, vieni – / Sto invocandovi "vedenti" di tutti i tempi. / Sto invocandoti, Michelangelo! / Nel Vaticano è posta una cappella, che aspetta il frutto della tua visione! / La visione aspetta l’immagine. / Da quando il Verbo si fece carne, la visione, da allora, aspetta.
GIOVANNI PAOLO II, Trittico romano
..è SPLENDIDA..grazie di farmi scoprire queste meraviglie...
RispondiElimina..spero di rivedere la Cappella..con questi "nuovi occhi..un giorno.
..grazie ancora!
Vania:)
un Papa come guida di museo non è male ;-)
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