Ed ecco marzo, ecco che la tanto attesa primavera si affaccia finalmente ad allietare i cuori rimasti prigionieri del lungo inverno. Attilio Bertolucci (1911-2000) gusta la tiepida quiete di un giorno di marzo e ripensa alla madre perduta, la immagina lì, nella tranquillità pomeridiana. La stessa euforia primaverile è nei versi di Nico Orengo (1944-2009): marzo riempie il mare di aeree meduse, le velelle, dette anche “barchette di San Giovanni” o “barchette di San Pietro”.
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ATTILIO BERTOLUCCI
ALLA MADRE
Se tu torni fra noi
è un caldo e grigio
giorno di marzo, è l’ora del riposo
per noi rimasti nella casa, in pace.
Così lungamente
abbiamo aspettato nel silenzio
delle stanze assopite, ora i bambini
sono andati per viole.
Oh, poterli cercare con te
fra le gaggìe nude nel sole.
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NICO ORENGO
FIORISCE DI MARZO IL MARE
Fiorisce di marzo il mare
in cristalli di spuma,
barchette di san Giovanni
che s’arenano e sfanno
in gelatine chiare
sulle alghe della spiaggia:
fresche avvertono
che son fiorite
le calendole del fondale.
(da Cartoline di mare, Einaudi, 1999)
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MAXIME MAUFRA, “SOLEIL DU MARS, PORT MARLY
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LA FRASE DEL GIORNO
Nuda canta la notte / sopra i ponti di marzo.
FEDERICO GARCÍA LORCA, Libro de poemas
Attilio Bertolucci (San Prospero Parmense, 18 novembre 1911 – Roma, 14 giugno 2000), poeta italiano. Le sue opere poetiche sono il risultato di una felice contaminazione tra eredità ermetica e capacità di tradurre ogni astratta eleganza in un discorso poetico naturale.
rubo una parola ad una poesia...tra poco FIORISCE...la primavera:)...siamo qui ad aspettarla.
RispondiEliminaciaoo Vania:)
fiorisce marzo, fiorisce...
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