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giovedì 17 gennaio 2013

Ma ti rinnovi tu?

 

FRANCO FORTINI

GUARDA QUESTA RENA…

Guarda questa rena senza vento questo mare
nelle nebbie le montagne dense e torbidi gli stagni
poche aurore e brillerà il granito e l’onda allegra
l’erba, il sale, il pino ardente, la pupilla, il vento, il vino.
Piomba ogni cosa al suo fine. Umida l’ala che ora s’allenta
elitra nel mezzodì sarà come stocco di spiga secante.
Ma ti rinnovi tu? Alla luce viva invecchi,
un’ora che ti specchi cerchi e non trovi più.

1950

(da Poesia ed errore, Feltrinelli, 1959)

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Una scena d’inverno, una spiaggia deserta sospesa nella ragnatela della nebbia che avvolge i monti e incupisce gli stagni. Eppure primavera non è lontana, c’è già nell’aria un’eco della sua voce, si può cogliere qua e là il presagio del suo giungere. Perché è nel ciclo delle stagioni il rinnovamento, la rinascita. Franco Fortini, poeta fiorentino, riveste questa scena con un ragionamento sulla propria esistenza e la spietata luce della ragione pone la domanda: «Ma ti rinnovi tu?».

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foggy-beach

FOTOGRAFIA © A BRUNETTE

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LA FRASE DEL GIORNO
Non abbiamo saputo che cosa fare per noi / della verde vita e dei fiori amorosi. / Per questo la cure è alla radice dei cuori // e come stecchi che si divincolano saremo arsi
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FRANCO FORTINI, Poesia ed errore




Franco Fortini, nato Franco Lattes (Firenze, 10 settembre 1917 – Milano, 28 novembre 1994), poeta, critico letterario, saggista e intellettuale italiano. La sua poesia è testimonianza anche ideologica delle lotte di classe del primo dopoguerra, voce progressista e coscienza critica del fallimento degli ideali.



2 commenti:

  1. ...per fortuna c'è la spiegazione ...mi era difficile....a parte la domanda così lucida e importante.

    ...intrisa di significato.

    ciaooo Vania:)

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  2. Poesia difficile, sì... ma davvero piena di significato. In Fortini si trovano spesso di queste riflessioni esistenziali

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