“Vento d’autunno / allo sguardo / tutto è haiku” scrisse Kyoshi Takakama. Ed è vero: tutto è haiku perché la bellezza della stagione genera poesia, è essa stessa poesia, e gli scrittori di haiku, così intimamente legati alla natura e al suo giro stagionale, non possono farsela sfuggire. Questi sei haiku vanno a disegnare un quadretto tutto orientale: li leggiamo e già la nostra immaginazione ci mostra quei giardini giapponesi dove le piante sembrano ardere, dove le nebbie sono un velo d’argento e la malinconia un sentimento cui abbandonarsi con dolcezza.
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YOSA BUSON
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Si oscura la montagna,
e ruba il rosso
alle foglie dell'autunno
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MASAOKA SHIKI
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Lontano e vicino si ode
crosciar di cascate
tra foglie cadute
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TAKARAI KIKAKU
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Con la prima brina,
chissà cosa sogneranno
nelle barche?
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DAKOTSU IIDA
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Fuji d'autunno
il posto del disco del sole
è scomparso
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SHŪŌSHI MIZUHARA
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Mi desta un sogno
e mi sorprende il buio,
già tardo autunno!
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NAITŌ JOSŌ
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Foglie
adagiate su una pietra
sepolta nell'acqua
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FOTOGRAFIA © WALLPAPERS FREE
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LA FRASE DEL GIORNO
Lui – una parola / Io – una parola / e l’autunno incalza.
KYOSHI TAKAHAMA
Taniguchi Buson, noto come Yusa Buson (Kema 1716 – Kyoto, 25 dicembre 1784), poeta e pittore giapponese figlio di padre veneziano. Le sue liriche affrontarono soprattutto le tematiche della natura e della esistenza umana e raggiunsero un buon livello letterario grazie alla forza descrittiva e al realismo delle immagini.
Quanto mi piace leggerli! Se ti interessa anche io ho scritto ieri su post sull'haiku (molto più modesto del tuo).
RispondiEliminaA presto, Federica
visto - ti leggo in automatico su Google Reader... e ho pensato, avendolo già programmato per oggi: però, ci dev'essere nell'empatia nell'aria :-)
RispondiElimina...come quadri di grandi pittori..."perdersi":)
RispondiEliminaciaoo Vania
"perdersi": è davvero il verbo giusto
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