VASKO POPA
RIDAMMI I MIEI STRACCI
Ridammi i miei stracci
I miei stracci di sogno puro
Fatti con il sorriso di seta del mio intermittente presagio
Fatti con questa mia stoffa di pizzo
I miei stracci di speranze invisibili
Fatti del mio desiderio che brucia
Fatti dell'arcobaleno di sguardi del mio viso
Ridammi i miei stracci
Ridammeli li voglio davvero.
(Traduzione di Luciano Luisi)
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L’amore è finito. Restano ricordi, restano pensieri, restano impressioni. Vasko Popa, poeta serbo, si sente defraudato, impoverito di quel nulla che aveva. Ed è quello che ora richiede, come d’usanza i fidanzati che si lasciano si restituiscono i reciproci regali: sono i sogni, i desideri, le speranze che lui vuole indietro – anche se, ahimè, è probabile che ormai siano andati perduti, siano usciti ammaccati e danneggiati dalla fine di una storia d’amore.
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MIHAI CRISTE, “LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA”
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LA FRASE DEL GIORNO
L'inizio è dolce, assurdo felice. L'intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine una lacerazione.
NURIA BARROS
Vasile "Vasko" Popa (Grebenac, 29 giugno 1922 – Belgrado, 5 gennaio 1991), poeta serbo di origini rumene. Primo a rompere con il realismo socialista del dopoguerra jugoslavo, scrisse in uno stile modernista influenzato dal Surrealismo e dalle tradizioni popolari serbe: motivi terrestri e leggendari si fondono, emergendo dal subconscio collettivo.
...è simpatica...e ha una sua nota/storia veritiera....ben leggibile/comprensibile.
RispondiElimina...quel... "li voglio davvero" ..ne è conferma in modo delizioso e direi "superlativo".:)
ciaooo Vania
il desiderio di riprendere la vita interrotta
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