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lunedì 15 ottobre 2012

Ferite identiche

 

MARIANGELA GUALTIERI

SENTO IL TUO DISORDINE

Sento il tuo disordine
e lo comparo al mio. C’è
somiglianza. C’è lo stesso slabbro
di ferite identiche. C’è tutta la voglia
di un passo largo in una terra
sgombra che non troviamo.
Sento il tuo respiro schiacciato
lo sento somigliante
ti sento piano morire
come me che non controllo
l’accensione del sangue.

Anch’io cerco una libertà che mi
sbandieri, una falcata
perfetta, uno stacco d’uccello
dal suo ramo, quando si butta
improvviso e poi plana.

(da Senza polvere senza peso, Einaudi, 2006)

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Leggendo questi versi dell’attrice teatrale e poetessa romagnola Mariangela Gualtieri, ho pensato a una delle mie canzoni preferite, “L’animale” di Franco Battiato: “Ma l' animale che mi porto dentro / non mi fa vivere felice mai / si prende tutto anche il caffè / mi rende schiavo delle mie passioni / e non si arrende mai e non sa attendere / e l' animale che mi porto dentro vuole te”. Certo, in poesia viene detto molto meglio – questo è il limite delle canzoni, che mai saranno poesia dissociate dalla loro musica, ma questo è un altro discorso – identico è quell’interrogarsi, quel perlustrare le parti più recondite del nostro io, riconoscendo in altri il nostro stesso irrequieto disordine.

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JACKIE MORRIS, “SEALSKINS SOULSKINS”

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LA FRASE DEL GIORNO
Che cosa siamo io e te? Che cosa eravamo / prima di questo nome? E ancora / saremo qualcosa, lo sappiamo e non / lo sappiamo, con un sentire / che non è intelligente lavorio cerebrale.

MARIANGELA GUALTIERI, Bestia di gioia




Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951)  poetessa e scrittrice italiana. Nelle sue opere, sia poetiche che teatrali, ha spesso accentuato l'aspetto della "inadeguatezza della parola". Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca.


2 commenti:

  1. ..intanto non sono d'accordo...che in poesia viene detto meglio.
    ...credo ...che alcune canzoni vengano amplificate dalle note/armonia musicale...che poi in poesia ogni persona codifica la "sua musica"...questo è certo.

    ...questa poesia..non è di sicuro "disordinata".:)
    ciao Vania

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  2. Poesia e canzone sono molto distanti, a dispetto di quanto vogliano farci credere: la seconda per vivere ha bisogno dell'armonia tra musica e testo, perché privando il testo della musica esso non sopravvive.La poesia è invece compiuta in se stessa. Questo significa che "in poesia viene detto meglio"... ma è un discorso che questo blog ha affrontato tante volte
    :-)

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