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martedì 21 agosto 2012

Senza ricordi


ESTHER DE CÁCERES

PERCHÉ MI HANNO PORTATO IL TUO SOGNO

Perché mi hanno portato il tuo sogno
ho amato i cieli della sera
e gli alberi solitari.

E ho amato i mari dell’alba
e le barche abbandonate,
perché in esse ritrovavo
il tuo ricordo!

Ora senza i cieli della sera
o i mari dell’alba
ti posseggo!

Libera da immagini
ti posseggo!

Perché adesso ti amo
in questa mia solitudine
senza ricordi.

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L’amore che diventa assenza e quindi dolore, che si sublima in atmosfere e oggetti che ricordano l’amato e quindi diventa esso stesso ricordo, per poi trasformarsi – ma difficile e non privo di sofferenze è il percorso – in puro e beatificante amore nella solitudine. Un sentimento alto quello che canta la poetessa uruguaiana Esther de Cáceres, di una bellezza spirituale che solo poche anime possono raggiungere.

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JACK VETTRIANO, “TAVOLO PER UNO”

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LA FRASE DEL GIORNO
Il gran desiderio d'un cuore inquieto è di possedere interminabilmente la creatura che ama o di poterla immergere, quando sia venuto il tempo dell'assenza, in un sonno senza sogni che non possa aver termine che col giorno del ricongiungimento.
ALBERT CAMUS, La peste




María Esther Correch de Cáceres (Montevideo, 4 settembre 1903 - Rianjo, 3 febbraio 1971), poetessa e scrittrice uruguaiana. La sua poesia, carica di simbolismo, parte sempre dalla dimensione sensoriale ed emotiva, dalle gioie e dai dolori della vita, con una devozione mistica religiosa.


2 commenti:

  1. ...ho dovuto rileggere il titolo....non so perchè...ma mi veniva sempre da leggerlo con il punto interrogativo finale.:))

    ..."colpisce nel segno"...questa poesia....con pochi e grandi dettagli.

    ciaoo Vania

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  2. Prosegue per associazioni e alla fine le demolisce tutte...

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