EUGENIO MONTALE
…MA COSÌ SIA. UN SUONO DI CORNETTA
…ma così sia. Un suono di cornetta
dialoga con gli sciami del querceto.
Nella valva che il vespero riflette
un vulcano dipinto fuma lieto.
La moneta incassata nella lava
brilla anch'essa sul tavolo e trattiene
pochi fogli. La vita che sembrava
vasta è più breve del tuo fazzoletto.
(da Le occasioni, 1939)
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Pochi fogli: le poesie sul tavolo, bloccate da un fermacarte tipicamente napoletano, una moneta imprigionata dalla lava. Accanto c’è un altro souvenir partenopeo, una conchiglia su cui è dipinta un’immagine del Vesuvio. E così echi gozzaniani risuonano in questa poesia di Eugenio Montale (1896-1981), uno dei Mottetti: tornano alla mente le buone cose di pessimo gusto del salotto di Nonna Speranza. Fuori, tra gli alberi, la musica di una cornetta si mescola al ronzare delle api. Montale, guardando i fogli delle sue poesie, considera quanto poco sia la vita nel corso delle cose: come Gozzano, potrebbe dire: “Pochi giochi di sillaba e di rima: / questo rimane dell’età fugace? / È tutta qui la giovinezza prima?”
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CECILIA ROSSLEE, "SCRIVANIA"
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LA FRASE DEL GIORNO
La dannazione / è forse questa vaneggiante amara / oscurità che scende su chi resta.
EUGENIO MONTALE, Le occasioni
..ho letto la poesia...ma dico che ogni oggetto non è uguale ...ogni oggetto per ogni persona può essere di buon gusto...è una cosa strana...che non me la spiegare...(Non me lo so spiegare Tiziano Ferro :))
RispondiElimina...comunque è bella/semplice e intrisa di molti significati.
...così è.
ciaooo Vania :)
si parte dalle piccole cose per riflettere sulle grandi...
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