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domenica 22 aprile 2012

Tre poesie di Jorge Riechmann

 

JORGE RIECHMANN

ELOGIO DELLA DORMIENTE

Giacere sveglio al tuo fianco
nel profondo rifugio del tuo sogno.

A faccia in giù, respiri
un canto della terra
che non ricorderai al risveglio.

Misuro il mio essere su questo canto.

(da Il taglio sotto la pelle, 1994)

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SUCCINTA LODE DELL’INNAMORATA

Ogni volta che mi guardi
nasco nei tuoi occhi.

(da il taglio sotto la pelle, 1994)

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AMORI IMMAGINARI

1

Siamo venuti a festeggiare.
La festa di due corpi e un’ombra.
Due corpi strappati alle radici
e la linfa amara della tua vulva dolce
battezza il mio tradimento.

2

La tua voce è qui, ma tu non sei qui.
Ci sono i tuoi occhi, ma tu non ci sei.
C’è il tuo corpo, tu no.
Come un albero sradicato,
come un orecchio staccato,
come una barchetta scolpita nella corteccia di pino
che si perde nel ruscello dell’infanzia.

3

Incredibile caso
di una moneta non truccata
che cada sempre sulla stessa faccia
ma vivere è questo.
Inspirazione creare un codice
ed espirazione frantumarlo. Non continuare a lanciare questa moneta.

Fa buio alle quattro di pomeriggio
il cielo sconfessa tutti gli specchi
e sa che ti ho perduta.

(da Amarti senza ritorno, 1995)

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Tre poesie d’amore di Jorge Riechmann: raffigurano tanti modi d’essere e di amare – anche nella stessa persona, addirittura nella stessa coppia, nello stesso amore. La gioia della condivisione, la necessità di essere in due, di trovare un complemento nell’altro – fulmineo e fulminante è il distico della Succinta lode, una dichiarazione insuperabile. L’amore che si vive e quello che si sogna, amore fisico, amore sospirato, amore che non c’è più, amore che è vita.

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TAMARA DE LEMPICKA, “DONNA CHE DORME”

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LA FRASE DEL GIORNO
Non c’è regressione peggiore che dall’averti amata.
JORGE RIECHMANN, Amarti senza ritorno




Jorge Riechmann Fernández (Madrid , 24 marzo 1962) è un poeta, traduttore, saggista, matematico, filosofo, ecologista e dottore in scienze politiche spagnolo. Autore di un'ampia opera poetica, è legato al gruppo dei poeti della poesia della coscienza e alla generazione degli anni Ottanta o postnovisimos.


2 commenti:

  1. ...niente male ...il tutto ...e soprat- tutto il distico.:)

    ciaooo Vania

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  2. il distico è un fulmine, una coltellata... colpisce con forza

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