MAXINE KUMIN
DOPO L’AMORE
E dopo, la ricomposizione.
I corpi riprendono i loro confini.
Queste gambe, ad esempio, sono le mie.
Le tue braccia ti riportano in te.
I cucchiai delle nostre dita, le labbra
riconoscono il loro possessore.
Le lenzuola sbadigliano, una porta
insensatamente sbatte
e nel cielo, cantilenando
un aereo scende.
Niente è cambiato, se non che
c’è stato un momento in cui
il lupo, il lupo mercante
che sta fuori dal sé
si è sdraiato sereno, e si è messo a dormire.
(da The Nightmare Factory, 1970)
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Dopo l’amore, dopo il contatto fisico tra i corpi, dopo la scintilla che ha trasportato i due amanti fuori dal mondo, mostrando loro un istante di paradiso, tutto torna normale: i due corpi che sono stati uno si riappropriano della loro singolarità e anche l’ambiente esterno scorre normale – in realtà ci si accorge che continua a scorrere esattamente nello stesso modo. Ma, come ci dice la poetessa statunitense Maxine Kumin, non è vero che nulla è mutato: c’è stato appunto quel momento in cui l’anima si è liberata, ha trovato pace dalla sua continua ansia volando libera e leggera come in un sogno.
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SONIA CHATZIVASILI, "DOPO IL SESSO"
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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore è una esperienza attraverso la quale tutto il nostro essere viene rinnovato e rinfrescato, come accade alle piante quando la pioggia le bagna dopo la siccità.
BERTRAND RUSSELL, La conquista della felicità
Maxine Kumin (Philadelphia, Pennsylvania, 6 giugno 1925), poetessa statunitense. Capace di meticolose osservazioni, dedica spesso la sua attenzione ai ritmi della vita nelle zone rurali del New England. È stata associata a poeti confessionali come Anne Sexton, Sylvia Plath e Robert Lowell, ma a differenza loro, evita l'alta retorica e adotta uno stile semplice.


...Un momento di Poesia.:)
RispondiEliminaciaoo Vania
E un momento di dolcezza
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