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venerdì 22 luglio 2011

Il viaggio di Matsuo Bashō

 

L’haiku ha in Matsuo Bashō uno dei quattro maestri riconosciuti – gli altri sono Yosa Buson, Isa Kobayashi e Masaoka Shiki. Ma Bashō è sicuramente il primo a innovare il genere tipico della poesia giapponese, lo traghetta verso una forma più raffinata, introduce l’uso della lingua comune. Fu poeta viaggiatore e una delle sue raccolte più interessanti è senza dubbio un diario di viaggio, Oku no Hosomichi (奥の細道, Lo stretto sentiero per il profondo Nord), scritto nel 1694, ma pubblicato postumo nel 1702. È il resoconto in prosa e poesia di un viaggiatore attento che cerca di cogliere e comunicare agli altri l’essenza poetica dei luoghi che visita, il contesto sociale e religioso, il delicato equilibrio dei vari elementi della natura. Entriamo allora nei versi di Bashō, ammiriamo quello che egli stesso vede, annusiamo i profumi, ascoltiamo i suoni di questo Giappone della fine del XVII secolo.

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MATSUO BASHŌ

 

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O cuculo!
Guida il mio cavallo
attraverso i campi

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*

Mare in burrasca -
su Sado si stende
la Via Lattea

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Steli di iris
si aggrovigliano ai miei piedi
come lacci di sandali

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L'erba estiva!
È tutto ciò che rimane
del canto dei guerrieri

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Profumo di crisantemi
a Nara antiche statue
di Buddha

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Oltre le tende
una quieta profondità -
fiori di prugno del Nord

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Statua commemorativa di Matsuo Bashō a Ōgaki © Kichiverde

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LA FRASE DEL GIORNO
Sono eterni viandanti i mesi e i giorni; e anche gli anni che passano sono come viaggiatori.
MATSUO BASHŌ, Lo stretto sentiero per il profondo Nord




Matsuo Bashō (Ueno, 1644 – Ōsaka, 28 novembre 1694), poeta giapponese del periodo Edo. Contribuì in modo determinante all'evoluzione della poesia lirica attraverso un nuovo genere breve, il haikai, che, pur derivando da forme poetiche già esistenti, ne rinnovava profondamente gli schemi superando le emozioni personali e identificando l'uomo con la natura.


1 commento:

  1. ...difficile scegliere....ma :
    Mare in burrasca -
    su Sado si stende
    la Via Lattea

    Steli di iris
    si aggrovigliano ai miei piedi
    come lacci di sandali

    :)
    ciaooo Vania

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