LARS GUSTAFSSON
SULLA RICCHEZZA DEI MONDI ABITATI
la supposizione di Riemann sui numeri primi
In alcuni mondi si ottengono
da antichissimi funghi ampie confessioni
In qualche mondo il profondo buio è
illuminato da meravigliose pietre parlanti
In parecchi mondi l'estate dura
un secolo e chi ha la sfortuna
di nascere nel secolo invernale
passa la vita in sonno
appeso nella parte impellicciata di
bozzoli color grigio chiaro
In alcuni mondi anche questa poesia è
già stata scritta da innumerevoli poeti.
(da En tid i Xanadu, 2002 – Trad. Enrico Tiozzo)
La realtà è quella in cui siamo immersi, è questo mondo visibile che ci ritroviamo a denigrare o a esaltare a seconda dell’umore del momento. Ma chi ci dice che non vi siano altre dimensioni, che altri mondi non si siano sviluppati parallelamente a questo? È un concetto evidentemente insito nella natura umana, la fantascienza fa di questa ricerca un tema ricorrente – penso a telefilm come “Sliders – I viaggiatori” e “Fringe”, dove il viaggio nella realtà “altra” è l’asse portante. Vi sono teorie che postulano l'esistenza di numerosi universi multipli, forse infiniti, che in qualche caso possono anche interagire. Anche la letteratura fantastica attinge a pieni mani a questa teoria: cosa c’è dietro lo specchio di Alice se non un’altra dimensione? E lo stesso oltre l’armadio delle “Cronache di Narnia”. Così anche “La torre nera” di Steven King, “Neanche gli dei” di Isaac Asimov e “Timeline” di Michael Crichton. E citerei anche qualche film: Ritorno al futuro – Parte II”, “Nightmare before Christmas” e “Donnie Darko”.
E la poesia? Il prolifico poeta svedese Lars Gustafsson, autore di un centinaio di opere tra romanzi, poesie, saggi e racconti, perlustra qualcuno di questi mondi con la sua tipica rete di immagini e di associazioni, portandoci per mano come una guida nelle stanze di un museo.
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia similmente alla dimostrazione matematica può riuscire o fallire. Quando riesce è come se una verità fosse portata alla luce.
LARS GUSTAFSSON
LA FRASE DEL GIORNO
La poesia similmente alla dimostrazione matematica può riuscire o fallire. Quando riesce è come se una verità fosse portata alla luce.
LARS GUSTAFSSON
...chissà...!!?????
RispondiElimina...tutto vero...tutto falso...ma.
...la frase del giorno è particolarmente indicata.
ciao Vania
mah... comunque la poesia esiste in ciascuno di questi mondi.
RispondiEliminaLa frase del giorno me ne ricorda un'altra, di Umberto Saba: "I versi sono come le bolle di sapone, alcune salgono, altre no"...
Una poesia anche se mal riuscita può toccare il cuore di qualcuno.
RispondiEliminaSì, Antonio: l'emozione viene comunque trasmessa
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