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lunedì 3 maggio 2010

La solitudine di Saffo

SAFFO

TRAMONTATA È LA LUNA

Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.

Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce,
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.

Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.

(Traduzione di Salvatore Quasimodo)

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Sull’isola di Mitilene, a cavallo tra la fine del settimo e l’inizio del sesto secolo prima di Cristo, Saffo aveva un tìaso dedicato ad Afrodite, una scuola per fanciulle aristocratiche dove si esercitavano la poesia, la musica il canto e la danza e si insegnavano la delicatezza, la grazia, la capacità di sedurre, l’eleganza raffinata. E naturalmente ardeva l’amore omosessuale femminile. Quando le ragazze completavano il loro corso di studi, abbandonavano il tìaso e spezzavano cuori, in particolare quello di Saffo, che molti versi dedica a questi dolorosi distacchi.

La poetessa di Lesbo con il suo linguaggio essenziale e raffinato, adatto alla forma impeccabile del canto accompagnato dal flauto, esprime la sua sofferenza d’amore divenuta solitudine: quando scende la sera più pungente si fa la nostalgia, più acuto il bisogno d’amore. E i pensieri si incupiscono: il tempo scorre e la gioventù ormai svanisce, l’amore è per gli altri miele e dolcezza, per lei un amaro desiderio che non si può placare.

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Lawrence Alma-Tadema, “Saffo e Alceo a Mitilene”

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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore non ha riguardi né si attiene nei suoi atti ai limiti della ragione.
MIGUEL DE CERVANTES, Don Chisciotte




Saffo (Ereso, 630 a.C. circa – Leucade, 570 a.C. circa), poetessa greca antica. Di nobile famiglia, colta e raffinata, istituì un tiaso, un collegio per ragazze, dedicato al culto di Afrodite, in cui si educavano le fanciulle al matrimonio. La sua sensibilità poetica seppe penetrare nell’animo e nelle cose cogliendone l’essenza, tanto che Platone la definì “la Decima Musa”.


4 commenti:

  1. Ho sempre apprezzato la poesia della "Decima Musa"

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  2. bellissime le poesie di Saffo, amata fin dai tempi del liceo...

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  3. ... qui magistralmente tradotta da Salvatore Quasimodo

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