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venerdì 10 aprile 2009

Dopo il grande dolore


Giornata di lutto nazionale oggi per i funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo. Coincide, per volontà del vescovo dell'Aquila, mons. Giuseppe Molinari, con il Venerdì Santo, giornata già di profonda riflessione per i cattolici. 

Alla meditazione affido una poesia:

EMILY DICKINSON

DOPO IL GRANDE DOLORE


Dopo il grande dolore, viene un sentimento compito -
i nervi siedono cerimoniosi, come tombe -
il cuore rigido si interroga se fu lui che soffrì,
e fu ieri, o quanti secoli fa?

I piedi, meccanici, vanno in giro -
di terra, o aria, o altro -
una via di legno -
divenuti incuranti,
un appagamento di quarzo, come una pietra -

questa è l'ora di piombo -
ricordata, se si sopravvive,
come un congelato ricorda la neve -
prima il freddo - poi lo stupore - poi il lasciarsi andare -




Fotografia: AP/Sandro Perozzi


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LA FRASE DEL GIORNO
Ogni dolore ha qualcosa di sacro.
ALEXANDRE DUMAS PADRE, Il conte di Montecristo




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 –15 maggio 1886), poetessa statunitense, è considerata tra i migliori lirici del XIX secolo. La sua vita fu priva di eventi esteriori: dopo i trent'anni scelse un volontario isolamento nella casa paterna. La sua poesia spazia dalle piccole cose della vita quotidiana – la natura, le stagioni – ai grandi temi dell’anima innestati sul tema della solitudine.


2 commenti:

  1. Non potevi trovare miglior formula per "quell'ora di piombo" Aggiungerei queste parole parafrasando Emily "...Il cuore dell'Italia è semplice e intero e durevole e caldo. Confido in queste parole. Grazie Ami. Le affinità tra noi per via del tramonto? direi di sì. Sono molti gli anni in soccorso di questa amicizia. Sempre grata. Franca

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  2. Conoscevo la tua sensibilità. Queste tue parole ne sono un ulteriore esempio.

    Lieto di questa amicizia. Daniele

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