“La felicità non guarisce, ma protegge contro il cadere ammalati” dice il sociologo Ruut Veenhoven dell’Università Erasmus di Rotterdam, forte di uno studio che pubblicherà a settembre sul “Journal of Happiness Studies“. Analizzando trenta ricerche svolte in tutto il mondo su periodi temporali tra uno e sessant’anni, Veenhoven ritiene che gli effetti della felicità siano paragonabili, come incidenza, al fatto se si sia o no fumatori.
Quello stato di benessere potrebbe allungare la vita tra i 7,5 e i 10 anni. Le persone felici sono più inclini a controllare il proprio peso e sono moderate nel bere e nel fumare: in generale sono più attente alla loro salute, molto attive, aperte al mondo, più sicure di sé. Di conseguenza, operano scelte migliori. L’infelicità cronica invece è involutiva e produce i suoi effetti alzando la pressione sanguigna e abbassando le risposte del sistema immunitario. I governi, dice Veenhoven, dovrebbero educare alla felicità: non è un caso che la Costituzione americana preveda tra i diritti “the pursuite of Happiness”, la ricerca della felicità.
Del resto i poeti e i filosofi già lo sapevano. Lo sapevano anche i guru indiani e i maestri buddhisti. Ora ci si mettono anche gli economisti, che hanno fondato una branca della loro specialità, l’«edonica»: quantificano e analizzano gli effetti dello stato di felicità che rende la vita piacevole e più ricca, non solo di denaro, spingendo al consumo. Così in più di cento paesi, la voce è inserita tra gli indicatori di crescita economica.
La felicità può essere poi condizionata dall’amicizia e dalle relazioni comunitarie, ma anche da fattori sociali come la libertà, la democrazia e le istituzioni. Come definirla? Gli esperti dicono che è il generale apprezzamento della propria vita nella sua completezza, ovvero uno stato mentale definito il migliore dalla persona interpellata.
“Vivo nell’attimo in cui sono felice” scrisse Edith Wharton in ”L'età dell’innocenza”. Questo è il fine: fare della propria esistenza un lungo periodo felice. “Don’t worry… Be happy”, come cantava Bobby McFerrin nel 1989.
Fotografia © Reebs
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LA FRASE DEL GIORNO
Si può acquistare denaro, anche onori e onorificenze, ma felicità o infelicità non si acquistano, né per sé né per altri.
HERMANN HESSE, Gertrud
"ssssembra facile", come diceva l'omino del Carosello anni '60...
RispondiEliminaPerò, una cosa è sicura: la poesia è un'ottima porta d'ingresso per la serenità...
Dipende da come si prende la vita, e molto è carattere. La poesia è già filosofia, quindi senz'altro aiuta...
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