Dopo giorni passati in trincea o negli attendamenti tra i monti con la polvere e il fango, con il tormento dei pidocchi e la sporcizia incrostatasi sui vestiti, doveva essere un sollievo incontrare uno specchio d’acqua e immergervisi. Un’oasi dove la guerra sembra lontana, un luogo dove vige una tregua non dichiarata. L’acqua assume davvero la sua valenza simbolica di elemento purificatore: non lava via solo la polvere ma anche le brutture e gli orrori della guerra.
[…]
Stamani mi sono disteso
L’Isonzo scorrendo
Ho tirato su
Mi sono accoccolato
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Nella Seconda Guerra Mondiale il caporale degli Alpini Mario Rigoni Stern, dopo l’armistizio italo-greco del 22 aprile 1941, nella zona di Leskovika scopre un piccolo paradiso in terra albanese e ci si immerge come Ungaretti: l’acqua ha il potere di cancellare immagini terribili viste pochi giorni prima: i corpi calcinati di soldati greci ed italiani dissepolti dal disgelo di primavera. Rigoni Stern scrive in “Quota Albania”:
“C’è un’ansa tutta circondata da alberi, con i rami a lambire la corrente; l’acqua è limpida e fresca; il fondo non è di sassi, ma di una creta verde e dura. Mi spoglio ed entro in quell’acqua fredda che per un attimo mi fa trattenere il fiato, poi mi diverto a spruzzarmi e a guardare i prilli tra la luce che filtra dal bosco attorno.
Quando esco vado a stendermi su un sasso al sole; alto, nel mezzo del fiume. Sento il mio corpo evaporare, la corrente lambire il sasso e correre via.
Chiudo gli occhi e sotto le palpebre ruotano infiniti piccoli soli colorati. E mi lascio vivere”.
Alpini nelle retrovie del fronte greco-albanese nel settembre 1941
Foto dell'Archivio storico dell'Istituto Luce
tratta da "Alpini. 140 anni di storie ed eroismi"
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LA FRASE DEL GIORNO
Chi "non si adatta al mondo" è sempre vicino a trovare se stesso. Chi si adatta al mondo non si trova mai, ma può diventare consigliere nazionale.
HERMANN HESSE, Lettere inedite
Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è uno dei tre grandi poeti dell’Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima guerra mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di letteratura moderna alla Sapienza.
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