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martedì 15 luglio 2008

Scrivere il curriculum



WISŁAWA SZYMBORSKA

SCRIVERE IL CURRICULUM

Che cosa è necessario?
È necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.

A prescindere da quanto si è vissuto
È bene che il curriculum sia breve.

È d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
E malcerti ricordi in date fisse.

Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.

Conta più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza un perché.
Onorificenze senza motivazione.

Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
E ti evitassi
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.

Meglio il prezzo che il valore
E il titolo che il contenuto
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.

È la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.



A tutti è capitato di scrivere il curriculum, di esprimere a parole tutta una vita vissuta in modo che altri ne possano prendere nota, valutare, giudicare le capacità da un esiguo pezzo di carta. Può essere umiliante trovarsi a rileggere le proprie esperienze, oppure appagante. Può essere difficile scriverlo, decidere che cosa inserire o cosa evitare.

Nella burocratica Polonia comunista del dopoguerra è certo capitato più volte a Wislawa Szymborszka, Premio Nobel per la Letteratura 1996. Così, in questa poesia ironica e divertente, lei ci consiglia, ci guida passo passo come un manuale: stato civile, esperienze, viaggi… Bene, il curriculum è pronto, la nostra vita è stata fotografata e stampata. Che succede? Lo abbiamo consegnato e qual è il suono che possiamo sentire? Quello della macchina trituradocumenti che lo seppellisce nel dimenticatoio…





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LA FRASE DEL GIORNO
Non chiedo mai al prossimo il perché di niente. I perché sono la rovina del buon vivere con gli altri.
MAURO CORONA, Il volo della martora




Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923), poetessa e saggista polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996 “per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà”.


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