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martedì 8 luglio 2008

Il ritorno di Odisseo


"O padre Zeus, che sugli dei regni e sugli uomini, come tuonasti forte dall'alto del cielo stellato: eppure non c'è una nuvola. A qualcuno dunque tu fai segno".

Queste parole nel canto XX dell'Odissea sono pronunciate da un'ancella che tritura la farina per il banchetto dei Proci: riempiono di gioia Odisseo, che le ode nel suo anonimato, perché la serva si augura che il "segno" sia presagio per la fine degli usurpatori.

Da questi versi e da altri piccoli segni sparsi qua e là nel poema omerico, due astronomi hanno ricostruito il giorno esatto in cui Odisseo ritornò a casa, a Itaca, dopo il suo lungo peregrinare: il "segno" mandato da Zeus, secondo Costantino Baikozus, argentino di La Plata, e Marcelo Magnasco, newyorkese, sarebbe un'eclissi di sole, precisamente quella avvenuta il 16 aprile del 1178 avanti Cristo.

La caduta di Troia quindi sarebbe avvenuta nel 1188 avanti Cristo, in linea con quanto riportato dalle fonti storiche. Omero ne racconterà gli eventi ben quattro secoli dopo.


Pinturicchio, "il ritorno di Odisseo"


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LA FRASE DEL GIORNO
La vera forza non macchia mai la beltà o l'armonia, ché anzi spesso le crea. E in tutto ciò che è sovranamente bello, la forza è larga parte dell'incanto.
HERMANN MELVILLE, Moby Dick, LXXXV


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