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sabato 7 giugno 2008

Giuramenti d'amore

CATULLO

CARME 70


"Solo con te farei l'amore, dice la donna mia,
solo con te, anche se mi volesse Giove.
Dice: ma ciò che dice una donna a un amante impazzito
devi scriverlo sul vento, sull'acqua che scorre."


(da Carmina - Traduzione di Mario Ramous)


Come già visto per "Odi et amo" il poeta veronese Catullo patì le pene d'amore per il suo complicato rapporto con Lesbia - Clodia. Qui evidentemente la situazione è già compromessa e Catullo si trova a riflettere sul valore che può avere un giuramento. Non è questione di donne e uomini, sebbene Verdi e il librettista Piave nel "Rigoletto" ci ammoniranno che "La donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento e di pensier". È questione di innamorati. Miguel de Cervantes nella "Zingarella", una delle "Novelle esemplari, si lancia in un azzeccato paragone: "I giuramenti e le promesse che il prigioniero fa allo scopo di riottenere la libertà, poche volte sono mantenuti e valgono, né più né meno, quelli dell'innamorato che, per conseguire le proprie voglie, prometterà le ali di Mercurio e i fulmini di Giove, quale un certo poeta che giurava per la palude Stigia". E Ovidio nella sua "Ars amandi" dice:. "Giove dall'alto sorride degli spergiuri degli amanti".Certo, Giove - Zeus che dell'inganno amoroso ha fatto un'arte e si trasformò in pioggia dorata per fecondare Danae e in pastore per generare le Muse con Mnemosine, non poteva che guardare benevolo a questi stratagemmi. Forse gli amanti traditi, come il povero Catullo, non saranno molto d'accordo. Ma addirittura un Padre della Chiesa quale è San Girolamo certifica questa anarchia del sentimento, questa ingovernabilità della passione: "Amor ordinem nescit". L'amore non conosce regole.


William Dyce, "Francesca da Rimini", 1837

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LA FRASE DEL GIORNO
Ti rendi conto di quanto ci rinchiudiamo fuori dalla vita, per comodità e per abitudine e per semplice mancanza di occasioni? Di come ci barrichiamo in un angolo, e ci sembra anche di stare bene? Con i cuscini e le poltrone comode e il whisky di malto e i sonniferi per non pensarci? E fuori intanto c'è la vita, e al più ci accontentiamo di immaginarcela, o di guardarla filtrata e imitata in un film o in un libro ogni tanto? La sfioriamo solo, e il tempo passa via mentre noi siamo lì barricati nei nostri soggiorni arredati con tanta cura.
ANDREA DE CARLO, Arcodamore

4 commenti:

  1. l'amore è il più giocoso dei giochi: si simula e dissimula, ci si cerca e ci si nega, ci si cela e ci si appalesa...si caccia e si è preda, si combatte e poi invochiamo la resa

    proprio come dice Carmèn: L'amour est un oiseau rebelle....

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  2. È una battaglia gioiosa l'amore, dove la preda è cacciatore e dove ogni trucco è permesso. Ma Catullo era veramente deluso, aveva perso la speranza ("Miser Catulle, desinas ineptire", carme VIII)

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  3. Ovidio invece no! Lui sapeva come sopravvivere. Lui si che aveva capito tutto della vita! Dopo una delusione amorosa mi sono letta i suoi Remedia amoris, pragmatica panacea. Grandissimo!

    perchè anche l'amore è solo una trappola che la natura ci tende, nulla di più...occorre saperlo quando si comincia il gioco

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  4. "Anche per me piegherà il collo Amore
    benché con l'arco il cuore mi ferisca
    e m'agiti sugli occhi la sua fiamma...
    Quanto più Amore mi trafisse, quanto
    più crudelmente m'arse, su di lui
    tanto più grande prenderò vendetta".


    OVIDIO, Ars amatoria.

    Così si parla!

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