Leggendo le note biografiche di Emily Dickinson (1830-1886) si può comprendere l‘essenza della sua poesia:
C‘è l‘incontro con l‘amore irrealizzabile, nel 1855, a Philadelphia. Il pastore presbiteriano Charles Wadsworth resterà per sempre nel cuore di Emily.
C’è la crisi sopravvenuta alla partenza di Wadsworth per San Francisco, nel 1862. In quell’anno la Dickinson comincia a vestirsi ossessivamente di bianco e si chiude in un isolamento quasi totale, tanto che l’opera della poetessa americana nasce “dentro la stanza”.
Quasi compulsivo è questo suo muoversi costantemente entro un ordine inalterabile di verità, siano quelle spirituali o quelle naturali. Nella reclusione, nella rinuncia alla vita Emily attua una sorta di perenne ricognizione psicologica, in “una gioia perfetta, paralizzante / E quieta come la disperazione”.
C‘è l‘incontro con l‘amore irrealizzabile, nel 1855, a Philadelphia. Il pastore presbiteriano Charles Wadsworth resterà per sempre nel cuore di Emily.
C’è la crisi sopravvenuta alla partenza di Wadsworth per San Francisco, nel 1862. In quell’anno la Dickinson comincia a vestirsi ossessivamente di bianco e si chiude in un isolamento quasi totale, tanto che l’opera della poetessa americana nasce “dentro la stanza”.
Quasi compulsivo è questo suo muoversi costantemente entro un ordine inalterabile di verità, siano quelle spirituali o quelle naturali. Nella reclusione, nella rinuncia alla vita Emily attua una sorta di perenne ricognizione psicologica, in “una gioia perfetta, paralizzante / E quieta come la disperazione”.
QUANDO SI ABBANDONA LA VITA
Quando si abbandona la vita
La separazione da ciò che resta
Appare facile, come quando il Giorno lascia andare
Interamente l'Occidente
I Picchi, che indugiarono per ultimi
Rimangono nel Suo rimpianto
Impalpabili come il Violetto
Su una Cascata -
(1865)
*
IL PRESAGIO È QUELL'OMBRA CHE SI ALLUNGA SUL PRATO
Il presagio è quell’ombra che si allunga sul prato,
Indice di tramonti,
Ad avvertire l’erba sbigottita
Che su lei presto scenderà la notte.
(1863)
*
MI NASCONDO NEL MIO FIORE
Mi nascondo nel mio fiore
Perché portandolo sul petto -
Tu - senza saperlo, porterai anche me -
E gli angeli sanno il resto!
(1864)
Emily Dickinson
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LA FRASE DEL GIORNO
L'aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o una verità e mezzo.
KARL KRAUS, Detti e contraddetti
Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 –15 maggio 1886), poetessa statunitense, è considerata tra i migliori lirici del XIX secolo. La sua vita fu priva di eventi esteriori: dopo i trent'anni scelse un volontario isolamento nella casa paterna. La sua poesia spazia dalle piccole cose della vita quotidiana – la natura, le stagioni – ai grandi temi dell’anima innestati sul tema della solitudine.
La poetica di questa donna, mi ha sempre affascinato, per l'introspezione con cui analizza la realtà. E' la vera capacità di osservare con tutti i sensi, traendone quella grande melodia in versi.
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