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mercoledì 3 settembre 2025

Sorella della luce


JOHANN WOLFGANG GOETHE

ALLA LUNA

Sorella della luce primordiale,
immagine di tenerezza dolente,
la nebbia con un barlume d'argento
fluttua attorno al tuo volto ammaliante.

Il corso del tuo piede leggero ridesta
dagli antri impenetrabili della luce
le anime tristemente accomiatate,
me, e gli uccelli notturni.

Il tuo sguardo sorvola esplorando
una distesa sconfinata!
Sollevami fino al tuo fianco,
asseconda questa mia fantasia!

E nella calma più voluttuosa
il cavaliere errante potrà scorgere
attraverso la griglia dell'invetriata,
le notti della sua innamorata.

Dove la voluttà regna, il crepuscolo
fluttua attorno alle sue membra tornite.
Il mio sguardo ebbro discende.
Cosa volete che si nasconda alla Luna.

Ma che desideri sono questi!
Per la brama di godere
starsene così sospesi:
Ehi, la passione ti stravolge la vista!

1769

.

Il desiderio di raggiungere la luna attraversa la storia non solo poetica dell'umanità. Se, fisicamente, si avverò il 20 luglio del 1969 con l'allunaggio del LEM sganciato dall'Apollo 11, poeti e scrittori vi erano già arrivati: Ludovico Ariosto vi mandò Astolfo, Italo Calvino vi collocò Qfwfg. Il poeta tedesco Johann Wolfgang Goethe sogna di essere portato in orbita per scorgere l'amata alla finestra: la luna qui ha un'accezione più leopardiana, quella di un'amica che conosce la verità e il senso dell'universo.


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   LA FRASE DEL GIORNO   

Ma senti come sono desolato, / spunta il tuo orlo, come una stella! / Mi attesti che sono amato, / per lontano che sia la mia bella.
JOHANN WOLFGANG GOETHE

.



Johann Wolfgang von Goethe (Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832), scrittore, poeta, drammaturgo e filosofo tedesco. Esponente di spicco dello “Sturm und Drang”, approdò a un più composto classicismo. Tra le sue opere  Le affinità elettive, il Faust, il Viaggio in Italia e una ricchissima produzione poetica.


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