CAROL ANN DUFFY
QUANDO ALLORA
Mi inginocchiai in giardino allora,
cercando di coltivare un fiore dal tuo nome;
dove i fiori languivano sugli steli,
finché avresti dato il permesso alla pioggia.
Nascosto nella boscaglia, uno scricciolo –
quando allora era ora, avrei voluto che il mio cuore avesse
fatto lo stesso.
2022
(da Poesie d'amore, Crocetti, 2024 - Traduzione di Floriana Marinzuli e Bernardino Nera)
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L'amore narrato dalla poetessa scozzese Carol Ann Duffy ha molti volti: dalla passione al desiderio, dallo struggimento alla sofferenza. Qui siamo dalle parti della separazione della lontananza, di quell'assenza che ferisce e che comunque proviamo a superare riempiendo in qualche modo il vuoto: "Ti voglio e non sei qui. Mi soffermo / in questo giardino, a respirare il colore che il pensiero è / prima di diventare linguaggio nell’aria ferma. Pure il tuo nome / è un pallido spettro e, per quanto lo esali senza / posa, non mi rimarrà accanto. Stanotte / ti invento, ti immagino, i tuoi movimenti più nitidi / delle parole che ti faccio dire e che hai già detto".
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ILLUSTRAZIONE © ROSZIE/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Un tuo bacio, / rievocato, sfila, come fossero perle, questa catena di parole. / Cieli immensi ci congiungono, unendo qui a lì. / Desiderio e passione nell’aria che pensa.
CAROL ANN DUFFY, Lo splendore del tempio
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Carol Ann Duffy (Glasgow, 23 dicembre 1955), poetessa e drammaturga scozzese, direttrice dei corsi di scrittura creativa presso la Manchester Metropolitan University e, dal 1º maggio 2009 Poeta Laureato del Regno Unito. Nelle sue poesie dà spesso voce a personaggi di outsiders.
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