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domenica 10 novembre 2024

Un arduo vetro


JORGE LUIS BORGES

SPINOZA

Le diafane mani dell’ebreo
tagliano nella penombra le lenti;
muore la sera tra paura e freddo.
(Le sere sono uguali a ogni altra sera).

Ma le mani e lo spazio di giacinto
che impallidisce il confine del Ghetto
appena esistono per l’uomo quieto
che sta sognando un chiaro labirinto.

Non lo turba la fama, che è riflesso
di altri sogni nel sogno dello specchio,
né l’amore pudico delle vergini.

Libero da metafora e da mito.
intaglia un arduo vetro: l’infinito
ritratto di Chi è tutte le sue stelle.

(da L’altro, lo stesso, Mondadori, 1998 - Traduzione di Domenico Porzio)

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Baruch Spinoza, filosofo ebreo olandese, tra i massimi esponenti del razionalismo e antesignano dell'Illuminismo, elaborò le teorie di Cartesio alla luce delle esperienze della tradizione giudaico-cristiana e della tradizione neoplatonica rinascimentale. Lo scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges ne è ammirato - "Qualcuno costruisce Dio nella penombra", lo dipinge così in un altro sonetto a lui dedicato. Qui si riferisce a Spinoza, che per tutta la vita portò avanti il suo lavoro di tornitore di lenti, azzardando il paragone con la sua filosofia, che consisterebbe dunque nel lucidare il diamante dell'universo.

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SAMUEL HIRSZENBERG, "IL MALEDETTO SPINOZA"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

L'amore è il mezzo attraverso il quale l'uomo può elevarsi al sommo bene.
BARUCH SPINOZA, Breve trattato su Dio, l’uomo e il suo bene

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Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo (Buenos Aires, 24 agosto 1899 – Ginevra, 14 giugno 1986), scrittore, poeta, saggista, traduttore e accademico argentino. Creatore di un genere oggi designato “borgesiano”, a definire una concezione della vita come storia, come finzione, come opera contraffatta spacciata per veritiera, come fantasia o come reinvenzione della realtà.


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