BARTOLO CATTAFI
MIO AMORE NON CREDERE
Mio amore non credere che oggi
il pianeta percorra un¹altra orbita,
è lo stesso viaggio tra le vecchie
stazioni scolorite,
vi è sempre un passero sfrullante
nelle aiuole
un pensiero tenace nella mente.
Il tempo gira sul quadrante, giunge
un segno di nebbia sopra il pino
il mondo pende dalla parte del freddo.
Qui le briciole a terra, la brace del camino,
le ali,
le mani basse e intente.
(Lowonsford, 1952)
(da Partenza da Greenwich, Edizioni della Meridiana, Milano, 1955)
.
Sono motivi universali quelli che Bartolo Cattafi confida all'amata: il mondo rimane quello di sempre e il tempo scorre virgilianamente irreparabile, nel suo susseguirsi di stagioni. Resta quel pensiero nella mente, tenace, anzi "denso" di quella "angosciosa densità del significato" come rilevò Giovanni Raboni.
FOTOGRAFIA © PXHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
Avrò forse un'anima che giunge / più in alto dei pali del telegrafo / Come il passero, l'uccello di ogni giorno.
BARTOLO CATTAFI, Partenza da Greenwich
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Bartolo Cattafi (Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1922 – Milano, 13 marzo 1979), poeta italiano. La sua poesia spazia sui dilemmi esistenziali con sensibilità di diarista, spesso con uno sguardo metafisico dove sono protagonisti il vuoto e la solitudine. Nei suoi versi il tema del viaggio è una costante metafora del vivere.
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