Ricorre oggi il centenario della nascita di Franco Costabile, poeta calabrese, venuto al mondo a Sambiase il 27 agosto 1924 e morto suicida a trent'anni. Fu allievo di Giuseppe Ungaretti, che scrisse il suo epitaffio: "«Con questo cuore troppo cantastorie» / dicevi ponendo una rosa nel bicchiere / e la rosa s'è spenta poco a poco / come il tuo cuore, si è spenta per cantare / una storia tragica per sempre". La sua poesia, incentrata sulla Calabria e i suoi dolori - la povertà e la disperazione - ma anche sulla sua grande nobiltà, procede con cesure e spezzettature, quasi a scatti, rivestendosi spesso in questo modo di toni epigrammatici.
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IMMAGINE © STRETTOWEB
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PER ALTRI SENTIERI
Per altri sentieri
torneremo alla piana
celeste di ulivi.
Saremo
dove si leva
l’infanzia dei profumi;
dove l’acqua
non si fa nera
ma vacilla di luna;
dove i passi
avranno memorie di solchi
e le dita di melograni;
dove ti piace dormire
e ti piace amare.
Sono questi gli orti,
i confini per ricordarci.
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FRA I PINI
Fra i pini
un po’ prima di sera
s’ affaccia una stella
a pescare sul lago,
e vi sorprende gli angeli
giocare in pace
con barchette di carta.
(da La rosa nel bicchiere, Canesi, 1961)
Altre poesie di Franco Costabile sul Canto delle Sirene:
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LA FRASE DEL GIORNO
Pochi sanno / i beni della terra / come quelli che vivono / in collina, / dov’è tempo / di alzarsi assai presto, / chiamarsi le capre, e partire.
FRANCO COSTABILE, La rosa nel bicchiere
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Francesco Antonio Costabile (Sambiase, 27 agosto 1924 – Roma, 14 aprile 1965), poeta ermetico italiano. La sua poetica mescola le suggestioni e l'essenzialità dell'ermetismo con la sensibilità per le vicende umane e sociali propria del neorealismo: il destino della Calabria nel secondo Dopoguerra, il dramma delle emigrazioni, povertà, criminalità organizzata e assenza dello stato.
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