RICARDO PASEYRO
DANZATRICI
per Wilfredo Penco
Consolazione degli occhi, queste luci
– coro di stelle, soli, universi –
girano come danzatrici silenziose.
E mentre passano sempre più lontano
e aprono l'infinito al tempo,
la Terra oscura cammina cieca.
(da Poesie complete, 2000)
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La poetica di Ricardo Paseyro, come dice Guido Castillo, "non è un modo di ignorare le cose, ma piuttosto un'aria innocente di attraversarle; e non serve nemmeno a scopi diversi dal motivo stesso del canto. Non c'è né estetismo, né realismo, né psicologismo; c'è una voce naturale e meravigliosa del mondo che canta lasciandosi guidare dalla propria meraviglia, al cospetto di un'espressione che lo attira, di una forma che lo racchiude". Come le stelle e i pianeti che danzano.
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FOTOGRAFIA © FAIK AKMD/PEXELS
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LA FRASE DEL GIORNO
Pellegrino inutile, viaggiatore / dell'inferno, vado in lacrime, nella nebbia, / cerco la luce della terra, il segno / dell'infinito, l'incantesimo.
RICARDO PASEYRO, Il lato del fuoco
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Ricardo Paseyro (Mercedes, 5 dicembre 1925 – Parigi, 5 febbraio 2009), scrittore e poeta uruguaiano, membro della generazione del '45. Diplomatico in Francia per 15 anni, vi riparò nel 1974 dopo il colpo di stato di Bordaberry, ottenendo la cittadinanza francese. Genero di Jules Supervielle, ne diffuse l’opera.
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