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lunedì 17 giugno 2024

Un attimo l’amore


EDNA ST. VINCENT MILLAY

RITORNERÒ SU QUELLA NUDA SPIAGGIA

Ritornerò su quella nuda spiaggia,
costruirò sulla sabbia una capanna
– non più di un metro o due dovrà distare
la porta dal sottile nastro estremo

delle alghe marine; né mai più
ti prenderò per mano, tornerò
a quanto sono in grado di capire,
più felice di quanto sia mai stata.

Un attimo l'amore nei tuoi occhi,
un attimo parole alle tue labbra,
con tutto ciò che in un attimo muore,

qualcosa di non detto o sussurrato.
E rivedrò le scure rocce e i cieli
con lo sguardo di quando ero ragazza.

1923

(da Poesie, Crocetti, 2020 – Traduzione di Silvio Raffo)

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I sonetti della poetessa statunitense Edna St. Vincent Millay sono sempre in un sottile equilibrio tra la classicità - era affascinata da Saffo e dal suo tiaso - e il modernismo imperante nei primi decenni del XX secolo. Anche in questa memoria di un tempo felice affiora quella profonda inquietudine che la attanagliò per tutta la vita: "Per rintracciare il centro del dolore /  il mio cuore ho esplorato, ed ho scoperto / che sono stanca di uomini e parole, / sono stanca della città. Io voglio il mare".

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FOTOGRAFIA © PXHERE

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Dove eri tu, c’è un buco nel mondo, nel quale mi ritrovo costantemente a camminare di giorno e a cadere di notte. Mi manchi da morire.
EDNA ST. VINCENT MILLAY, Lettere




Edna St. Vincent Millay (Rockland, Maine,22 febbraio 1892 – Austerlitz, New York, 19 ottobre 1950), poetessa e attivista femminista statunitense. Fu insignita del Premio Pulitzer per la Poesia nel 1923. Il poeta Richard Wilbur scrisse di lei che “ha scritto alcuni dei più bei sonetti del secolo”.


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