JOSÉ EMILIO PACHECO
DEFINIZIONE
La luce: la pelle del mondo
(da Andrai e non tornerai, 1972)
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Come per la celeberrima "M'illumino d'immenso" di Ungaretti, anche in questa poesia brevissima del messicano José Emilio Pacheco è l'intensità a dare l'ossatura all'unico verso - un settenario in versione originale - di sole sei parole, quasi aforistico, a metà tra la lapidaria battuta surrealista e la concisione orientale degli haiku e del buddhismo zen. E non è certo un caso che entrambe le poesie abbiamo per tema la luce.
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DIPINTO DI JEFFREY T. LARSON
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LA FRASE DEL GIORNO
Invenzione della luce / ala di schiuma, / sorgi dalle profondità più azzurre
JOSÉ EMILIO PACHECO, Non chiedermi come passa il tempo
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José Emilio Pacheco Berny (Città del Messico, 30 giugno 1939 - 26 gennaio 2014), scrittore, poeta, saggista e traduttore messicano. Fu parte integrante della Generazione dei ‘50. La sua poesia concentra l’attenzione sulla storia, sulla ciclicità del tempo, sull’universo dell’infanzia e sulla vita nel mondo moderno.
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