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domenica 7 aprile 2024

Camminare di notte


CONCHA MÉNDEZ

MI PIACE CAMMINARE DI NOTTE

Mi piace camminare di notte per le città deserte,
quando si odono i propri passi nel silenzio.
Sentirsi camminare, da sola, mentre tutto dorme,
è sentirsi attraversare un mondo immenso.

Tutto prende rilievo: una finestra aperta,
una luce, una pausa, un sospiro, un'ombra…
Le strade sono più lunghe, anche il tempo cresce.
Sono riuscita a vivere secoli camminando poche ore!

L'Avana, 1937

(da Piogge legate, 1939)

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"La notte ci piace perché, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi" scrisse Jorge Luis Borges. Ed è proprio quello che apprezza la poetessa spagnola Concha Méndez nel suo esilio cubano - durò quattro anni prima del passaggio definitivo in Messico. Tutto assume un aspetto diverso, lineare, e la solitudine consente di apprezzare ciò che si percepisce con i sensi, dilatando il tempo o, quantomeno, rendendolo più intenso.

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IMMAGINE © INSPIRED IMAGES/PIXABAY

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Non mi hai lasciato sola, / sono con me e mi basta, / come sono sempre stata…
CONCHA MÉNDEZ, Ombre

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Concha Méndez, pseudonimo di Concepción Méndez Cuesta (Madrid, 27 luglio 1898 – Città del Messico, 7 dicembre 1986), poetessa spagnola della Generazione del '27. La sua poesia è distinta in due fasi: la prima modernista, influenzata da García Lorca e Alberti, la seconda oscura e intimista, dai toni esistenzialisti, segnata dall'esilio.


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