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martedì 20 febbraio 2024

Le maglie scombinate


ALBERICO SALA

BENEDETTA GIOVINEZZA

Benedetta giovinezza: a due passi dal bar
sulla via d'autocarri del console Emilio,
la neve a Palermo sfarinata sulle teste,
i mandorli ghiacciati nel video, una muta
di vent'anni corre sulla brina dell'oratorio.
I jets striano la sera lombarda calando
sotto il quarto di luna; i ragazzi si passano
le maglie scombinate nel lume dei riflettori.
Saltelli fra i pali della porta, controlli
il pallone, la mia immagine sottovetro
nella casa del curato. All'intervallo ti sporgi
dalla rete, divori il fuoco della sigaretta.

San Giuliano Milanese, 2 marzo 1971

(da Chi va col lupo, Rusconi, 1975)

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Poesia datata e con indicazione del luogo: Alberico Sala situa questi suoi versi in un punto esatto del tempo e in un luogo preciso, l'oratorio di San Giuliano Milanese, grosso comune dell'hinterland: sono dei ragazzi che giocano a calcio sul campetto, mentre l'inverno lombardo - quello di cinquant'anni fa perlomeno - morde ancora. Il poeta ne osserva la vivacità - "una muta di vent'anni" - dal caldo della canonica, da una finestra, mentre il telegiornale sputa le sue notizie in sottofondo.

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FOTOGRAFIA © WALLPAPERFLARE

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
ITALO CALVINO, Il visconte dimezzato

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Alberico Sala (Vailate, 11 marzo 1923 - 25 novembre 1991), scrittore, poeta e critico d'arte italiano. Fu giornalista e critico cinematografico all’Eco di Bergamo, Corriere d’informazione, al Corriere della sera e al Giorno. Tra i suoi temi la vita familiare, la pianura bergamasca e la condizione del vivere moderno.


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