RICHARD ALDINGTON
SPENSIERATEZZA
Dentro e fuori dalle tetre trincee,
Arrancando allegramente sotto le stelle,
Faccio per me piccole poesie
Delicate come uno stormo di colombe.
Volano via come colombe dalle ali bianche.
(da Guerra e amore, 1918)
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“Ti basta un’illusione / per farti coraggio” scriveva Giuseppe Ungaretti il 16 agosto del 1916 dalle trincee del Carso. In altre trincee, quelle francesi, il poeta britannico Richard Aldington trova un’identica evasione dal campo di battaglia attraverso la poesia: come bianche delicate colombe trasportano lontano il suo pensiero dall’orrore della guerra, da quelle trincee dove “ogni colpo e schianto / di mortai e granate, / ogni crudele, amaro grido di proiettile / che squarcia il vento come una lama, / ogni ferita sul petto della terra, / di Demetra, nostra madre, / ferisce anche noi, / recide e lacera il sottile tessuto / delle ali delle nostre fragili anime”.
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RAFAL OLBINSKI, "SPERANZA"
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LA FRASE DEL GIORNO
Quando hai riflettuto / per ore e ore gelide in quelle maledette trincee / arrivi a cogliere il significato delle cose / e capisci, più chiaramente di prima, / cosa significano un albero o uno stagno, / o un campo nero e umido alla luce del sole.
RICHARD ALDINGTON, Guerra e amore
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Richard Aldington (Portsmouth, 8 luglio 1892 – Sury-en-Vaux, 27 luglio 1962), poeta, scrittore e saggista britannico. Fu uno dei principali esponenti dell'imagismo, del quale sviluppò la corrente ellenizzante e parnassiana. La Prima guerra mondiale lo portò a un esame severo e spesso pungente della realtà contemporanea.
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