JANE HIRSHFIELD
LE CONVERSAZIONI CHE RICORDO DI PIÙ
Come un dolce deve
contenere un pizzico di sale,
o l'oscurità un po' di grigio
per essere vista,
o una pentola mai usata è ideale per bollire l'acqua,
le conversazioni che ricordo di più
sono quelle che sono state interrotte.
Aspetta, dici, inseguendole,
mi sono dimenticata di chiedere -
La pioggia notturna, rispondono,
l’argento sulle bacche rosse.
(da La bellezza, 2015)
.
Le cose incompiute, le parole che rimangono nell’aria come sospese: questo la poetessa statunitense Jane Hirshfield trova interessante e lo fa notare grazie alle analogie della prima parte, tutte cose che in qualche modo aggiungono sapore, visibilità o utilità, facendo risaltare tutto il resto.
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KAREN COOPER, "CAPPUCCINO DI MATTINA AL PLAZA"
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LA FRASE DEL GIORNO
La conversazione è un gioco di cerchi.
RALPH WALDO EMERSON, Saggi
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Jane Hirshfield (New York, 24 febbraio 1953), poetessa, saggista e traduttrice statunitense. La sua poesia, influenzata dallo Zen e dal buddhismo, esplora i rapporti personali e quelli con gli elementi naturali con particolare interesse al legame tra inquinamento ambientale e umanità.
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