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sabato 1 luglio 2023

Poesie per luglio IX


Due poesie per luglio: la constatazione del manifestarsi della cosiddetta “bella stagione” da parte della poetessa ungherese Ágnes Nemes Nagy e le riflessioni del poeta statunitense Charles Wright in un crepuscolo californiano.

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FOTOGRAFIA © JON SULLIVAN/PIXNIO

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ÁGNES NEMES NAGY

LUGLIO

Luce e luce e macchie solari, colori profumati,
al posto del mio cuore di rigore - mazzi di fiori.
Solo per questa volta, caro mondo, ti perdonerò,
ma d'ora in poi dovrai ravvederti.

(da La notte di Akhenaton, 2004)

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CHARLES WRIGHT

CREPUSCOLO CALIFORNIANO

Sera tarda, luglio, e nessuno in casa.
Nei polmoni verdi del salice, insetti volanti e lucciole
macchiano di sangue le fronde e le ali. Aster

blu diventano elettrici sulla siepe.
Che cosa avevo in mente?
L’ultimo ronzio d’un pattino si dissolve lungo la collina di Oak Street.

Lentamente una foglia si stacca da un ramo.
Lentamente le mani incrostate dei morti s’agitano dalle loro caverne.
Una fiammella rosata è spenta nella mia bocca.

(da China Trace, 1977 – Traduzione di Antonella Francini)



   LA  FRASE DEL GIORNO  

Doveva essere una di quelle ore mattutine nuove e riposanti come ce ne sono in luglio, in cui si manifesta dappertutto come una gioia irriflessa. Da milioni di minimi, insopprimibili movimenti, si forma, a mosaico, l’esistenza più convinta; le cose vibrano sciolte nell’aria, compenetrate le une alle altre, e la loro freschezza schiarisce l’ombra e dà al sole una luce lieve, spirituale. Allora nel giardino non ci sono più elementi essenziali; tutto è dappertutto, e bisognerebbe essere in tutto, per non perdere nulla.
RAINER MARIA RILKE, I quaderni di Malte Laurids Brigge

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Ágnes Nemes Nagy (Budapest, 3 gennaio 1922 – 23 agosto 1991), poetessa, scrittrice, educatrice e traduttrice ungherese. Con l’avvento del comunismo,le fu proibito di pubblicare dal 1949. Fu simbolo della resistenza letteraria al realismo socialista. Durante il periodo stalinista visse di borse di studio a Roma e Parigi e lavorò come insegnante.


Charles Wright (Pickwick Dam, Tennessee, 25 agosto 1935), poeta, accademico e traduttore statunitense, vincitore del Premio Pulitzer per la poesia nel 1998. Professore presso l'Università della Virginia, ha creato uno stile poetico che genera una sensazione di immediatezza e concretezza enfatizzando gli oggetti e la prospettiva personale.




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