RAFAEL ALBERTI
LA COLOMBA
Si sbagliò la colomba.
Si sbagliava.
Per andare al nord fuggì al sud.
Credette che il grano fosse acqua.
Si sbagliava.
Credette che il mare fosse il cielo;
e la notte, la mattina.
Si sbagliava.
Credette che le stelle fossero rugiada;
e il calore neve.
Si sbagliava.
Credette che la tua gonna fosse la tua blusa
e il tuo cuore la sua casa.
Si sbagliava.
(Lei si addormentò sulla spiaggia.
Tu, sulla cima di un ramo).
(da Tra il garofano e la spada, 1941)
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È una poesia che ha avuto molto successo questa di Rafael Alberti: Frida Kahlo ne trasse ispirazione per il suo dipinto Autoritratto con colomba, il compositore argentino Carlos Guastavino la musicò nel 1941 intitolando la sua canzone Se equivocó la paloma e Sergio Endrigo la tradusse in italiano e ne fece un singolo di successo nel 1968, ritornando al titolo originale. Alberti la scrisse nel 1940, in esilio dal regime franchista cui era sfuggito durante la guerra civile, a Parigi, dove abitò brevemente a casa di Pablo Neruda lavorando come presentatore a Radio París-Mondiale. La colomba ebbra d’amore che non riesce a raggiungere il suo obiettivo è chiaramente una personificazione sia dell’esilio – lo stesso Alberti non troverà casa - sceglierà come sua residenza prima l’Argentina, poi il Cile e l’Uruguay, quindi Roma e ritornerà in patria nel 1977 – sia della pace impossibile: resta forte l’immagine di quel disorientamento.
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DISEGNO DI RAFAEL ALBERTI
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LA FRASE DEL GIORNO
Non hanno libertà quelli che non ne hanno sete.
RAFAEL ALBERTI
Rafael Alberti Merello (El Puerto de Santa María, 16 dicembre 1902 - 28 ottobre 1999), poeta spagnolo. Membro della Generazione del ‘27. Il suo lirismo si evolve da una poesia più intellettuale e astratta alla violenza satirica di opere quali Capital de la gloria (1936-1938) e infine a un più delicato e nostalgico intimismo.
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