PAOLO VOLPONI
SERENATA
È una notte
facile ed inconsueta,
così luminosa
che una cometa s'indovina
dietro l'orizzonte.
Tu sei di vetro,
io vedo le mie mani
dietro la tua nuca.
Dagli alberi d'aprile
scendono luna e vento
e dolce ne trema
la rossa lupinella.
I galli sulle colline
hanno rostri d'argento.
(da L’antica moneta, Vallecchi, 1955)
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Il tu femminile – la donna evocata – e il paesaggio della sera di aprile si sovrappongono in questi versi del poeta urbinate Paolo Volponi in uno stilema a lui caro, come ad esempio altrove nella medesima raccolta (Dal melograno): “Sulla tua spalla / piange l’uccello marino / perduto sopra gli argini dei fiumi / e posa il tordo / la notte / che non ha più voglia”.
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FOTOGRAFIA © NGUYỄN THANH TÙNG/PEXELS
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LA FRASE DEL GIORNO
I sassi bianchi / sono le tue spalle / gli alberi la tua statura; / è la tua gola che batte / se una rosa si muove / non vista nel giardino.
PAOLO VOLPONI, L’antica moneta
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Paolo Volponi (Urbino, 6 febbraio 1924 – Ancona, 23 agosto 1994), scrittore, poeta e politico italiano, senatore della Repubblica Italiana nel corso di due legislature. Partito da una posizione tardoermetica e neorealista, approdò al poemetto narrativo, propedeutico alla sua attività di romanziere.
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