JOAN MARGARIT
INIZI E FINE
Una volta ero una ragazza con un futuro.
Leggevo Orazio e Virgilio in latino
e recitavo tutto Keats a memoria.
Quando entrai nelle loro caverne, gli adulti
mi catturarono: cominciai a partorire
i figli di un uomo stolto e vanitoso.
Ora quando posso riempio il bicchiere
e piango quando ricordo un verso di Keats.
Una donna non lo sa, quando è giovane,
che non c'è nessun posto
dove poter restare per sempre.
E non capisce perché non arriva mai
quello o quella in cui trovare riposo.
Le ragazze lo ignorano: gli inizi
non sembrano mai la fine.
(da Le ragioni del lupo, 1993)
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“Un tempo ero una ragazza con un futuro” dice la protagonista di questi versi del poeta catalano Joan Margarit. È l'augurio in questo 8 marzo – e ogni altro giorno dell’anno, beninteso - per tutte le ragazze: che abbiano un futuro che si sono scelto, libero, senza imposizioni. Che possano sempre leggere Orazio e Virgilio e Keats e che nessun uomo stolto e vanitoso possa mai privarle di questa e di tutte le altre libertà.
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FOTOGRAFIA © LEELOO THEFIRST/PEXELS
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LA FRASE DEL GIORNO
Sanno bene le donne che esse spesso fioriscono nonostante i loro uomini, piuttosto che grazie ad essi.
ERICA JONG, Fanny
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Joan Margarit i Consarnau (Sanaüja, 11 maggio 1938 – Sant Just Desvern, 16 febbraio 2021), poeta e architetto catalano. Si definiva poeta bilingue catalano/castigliano, disdegnava le correnti poetiche e considerava il poeta "l’essere più realista e più pragmatico perché beve dalla realtà”.
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