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mercoledì 15 marzo 2023

Un gioiello rosso


VICENTE GERBASI

FORESTA ALLA FINE DEL GIORNO

La semplice azione del ragno che tesse una stella
nel crepuscolo,
il passo elastico del gatto verso la farfalla,
la mano che scivola lungo la calda groppa del cavallo,
l'odore siderale del fiore del caffè,
il gusto azzurro della vaniglia,
mi fermano al termine del giorno.

C'è un bagliore concavo di felci,
una risonanza di insetti,
una mutevole presenza d'acqua negli angoli sassosi.

Riconosco qui la mia età fatta di suoni selvaggi,
del fuoco dell'orchidea,
dello spazio caldo della foresta,
dove il picchio batte l'ora.
Qui il tramonto inventa un gioiello rosso
una costellazione di lucciole,
una caduta di lucide foglie verso i sensi,
verso la fine della giornata,
dove si incantano le mie ossa selvagge.

(da Gli spazi caldi, 1952)

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La poesia è capace di questi miracoli, sa trasportarci altrove, farci viaggiare verso mondi lontani e diversi: in questo caso il poeta Vicente Gerbasi, nella sua classica oggettivazione in eventi reali e in fenomeni naturali degli stati soggettivi, ci porta ad ammirare un tramonto in una foresta del Venezuela.

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FOTOGRAFIA © JOHANNES PLENIO/PEXELS

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  LA FRASE DEL GIORNO 

In poesia le parole non hanno un valore equo, filologico, etimologico, ma acquistano invece un valore molteplice, che sfugge alla logica corrente del linguaggio.
VICENTE GERBASI, Creazione e simbolo

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Vicente Gerbasi (Canoabo, 2 giugno 1913 - Caracas, 28 dicembre 1992), scrittore, poeta, politico e diplomatico venezuelano. Membro del Gruppo poetico Viernes, tentò un'indagine sistematica del linguaggio per indagare le peculiarità del paese, evidenziandone i connotati magici e la sua poetica cosmogonia.


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