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martedì 7 febbraio 2023

Centenario di Julio Flórez


Bizzarra figura quella del poeta colombiano Julio Flórez, del quale ricorre oggi il centenario della morte: amico di José Asunción Silva, che fu tra i fondatori del Modernismo ispanoamericano, non ne seguì la nuova lezione, restando  fedele ai modelli romantici dell’Ottocento, tanto da essere definito “un romantico tardivo”. Il suo carattere di bohémien blasfemo e ateo (a quello si riferisce l’«empio scontro» citato in Ego sum) lo pose in rotta di collisone con le autorità colombiane e, su consiglio del generale Reyes, abbandonò il paese per un tour nelle Americhe che lo vide infine trovare asilo in Messico e poi in Spagna e Francia con incarichi diplomatici trovatigli dallo stesso Reyes.

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FOTOGRAFIA © POESÍAS


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EGO SUM

È questo il freddo volto
di un poeta stravagante,
che senza forze di gigante
sognò di esser gigante un giorno;
ma che dopo un empio scontro
pallido si arrese e fallì,
Beh, a malapena riuscì
a ravvivare il desiderio,
e rimane solo un pigmeo
che sogna ancora ciò che sognò…

(da Oro e ebano, 1943)

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VISIONE

Sei cosa impossibile? Una chimera?
Un sogno fatto carne, bella e viva?
Esplosione di luce? Dillo, schiva
maga in cui si incarnò la primavera.
 
La tua fronte è un giglio, l'occhio un tizzone,
la bocca un fiore cui nessuno beve
tra i suoi petali l'ammaliante miele
Per il colibrì dell'attesa passione.

Perché incessante il tuo amore sospiro,
Se non posso raggiungere il traguardo?
Perché riempi l'aria che respiro?

Ovunque del tuo desiderio ardo:
apro gli occhi e dovunque ti guardo;
io chiudo gli occhi e dentro me ti ammiro.

(da Poesie scelte, 1912)

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Altre poesie di Julio Flórez sul Canto delle Sirene:

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Ma il mio grido si perde nell'oscurità / e ascolto solo, nel cuore della notte, / del silenzio il monologo infinito.
JULIO FLÓREZ, Mazzo di rovi

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Julio Flórez (Chiquinquirá, 22 maggio 1867 – Bogotá, 7 febbraio 1923), poeta colombiano. Fu uno dei più popolari poeti romantici della sua epoca, opponendo il suo lirismo prolisso e il suo esagerato scetticismo ai dettami delle nuove correnti in ascesa: il Modernismo, il SImbolismo e il Parnassianesimo.


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