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domenica 22 gennaio 2023

Un’ombra fuggitiva di piacere


KONSTANTINOS KAVAFIS

MEZZ’ORA

Mio non sei stato, né mai sarai,
credo. Fu l’altro ieri:
uno sfiorarsi al bar, dirsi qualcosa,
niente di più; e già la pena provo
del rimpianto, confesso. Ma c’è talvolta
in noi dell’Arte, di mente tale eccesso
che un’ombra fuggitiva di piacere
trasformiamo in sostanza, ne facciamo
realtà palpabile. Così fu al bar,
l’altro ieri: complice in me una
ubriacatura misericordiosa,
in rapimento erotico ho vissuto
per mezz’ora, assoluto…

(devi averlo capito: sei rimasto
apposta un po’ di più). Ma quanto,
oh quanto necessario fu il guardarti
nelle labbra, e il corpo tuo accanto
avere al mio… Concesso
non m’avrebbero un tale incanto
vertigine d’alcool, sogno,
pur tanto forti, mai…

(da Un’ombra fuggitiva di piacere, Adelphi, 2004 – Traduzione di Guido Ceronetti)

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“Un rapimento erotico” e “un’ombra fuggitiva di piacere”: la presenza fisica della bellezza prorompe e si manifesta in questi versi di Konstantinos Kavafis, impone l’ammirazione e la fantasticheria erotica. Ma in quel bar non succede nulla in realtà: tutto è circoscritto nella mente e si trasforma in breve in un sogno artistico, in una manifestazione della poesia.

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FABIAN PEREZ, "ABITO NERO, VINO ROSSO"

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Sentendo parlare di un amore potente, rispondi, commuoviti / come un esteta. Solo, fortunato come sei stato, / ricorda quanto la tua immaginazione ha creato per te.
KONSTANTINOS KAVAFIS




Konstantinos Petrou Kavafis, (Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1863 – 29 aprile 1933), poeta e giornalista greco. Pubblicò 154 poesie, spesso ispirate all'antichità ellenistica, romana e bizantina, percorre, mirando al sublime, i vari gradi di un'esperienza estetica congiunta alla pratica dell'amore omosessuale.


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