EMANUEL GEIBEL
IN AUTUNNO
Sulla muraglia del giardino
ancora trema un solo viticcio:
Così nella mia mente
un solo pensiero trema dolorosamente.
Riesco a malapena ad afferrarlo,
ma non mi lascerà
mai, ahimè, in nessun momento;
e così ci penso e
ogni notte, ogni giorno porto
con me il sordo lamento
che per me sei perduta.
(da Poesie, 1849)
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Un viticcio solitario su un muro serve da spunto al poeta tardoromantico tedesco Emanuel Geibel per avventurarsi con semplici parole ed elevato ideale in una ardita metafora sul pensiero fisso dell’amata ormai perduta, un’ossessione che spicca nel vivere quotidiano.
FOTOGRAFIA © COULEUR/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Non c'è dolore più grande nel mondo che separare due cuori che un tempo si amavano.
EMANUEL GEIBEL
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Emanuel Geibel (Lubecca, 17 ottobre 1815 – 6 aprile 1884), poeta tedesco. Epigono del tardo romanticismo, vicino alla corte di Massimiliano II di Baviera, scrisse anche numerose poesie politiche che inneggiavano all’unificazione della Germania con la Prussia. Esperto di culture classiche, tradusse dal greco e dal latino.
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