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mercoledì 16 novembre 2022

Centenario di José Saramago


“Non di rado ciò che sta scritto è sfasato rispetto a ciò che, in quanto vissuto, dovrebbe avergli dato origine. Non si domandi pertanto al poeta ciò che ha pensato o sentito, è proprio per non doverlo dire che scrive versi”: è questa la filosofia poetica di José Saramago, scrittore portoghese Premio Nobel per la Letteratura 1998, di cui ricorre oggi  il centenario della nascita. È quello che hanno intuito in lui i giurati dell’Accademia Svedese, che lo premiarono per quella sua capacità di “afferrare una realtà elusiva” con “compassione, immaginazione e ironia”.

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FOTOGRAFIA © UOL

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FANTASCIENZA, I

Forse si fa convesso il nostro mondo
nello stampo positivo di un’altra sfera.

Forse nell’interspazio che sta in mezzo
si scambiano segrete migrazioni.

Forse l’allodola, quando s’invola,
va in cerca d’altri nidi, o d’altro sole.

Forse la cerva bianca del mio sogno
dal concavo del gregge si è perduta.

Forse dall’eco di un lontano canto
è  nata la poesia che facciamo.

Forse soltanto amore è ciò che abbiamo,
forse nostra corona, nostro manto.

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SPIAGGIA

Ti cinge, circolare, la poesia:
in circoli concentrici t'accerchia
il corpo coricato sulla sabbia.

Come un'altra ape in cerca d'altro miele,
trascurati gli aromi del giardino,
il corpo t'accarezza la poesia.

(da Le poesie, Feltrinelli, 2017 - Traduzione di  Fernanda Toriello)

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Altre poesie di José Saramago sul Canto delle Sirene:

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Uno scrittore è un uomo come gli altri: sogna.
JOSÉ SARAMAGO

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José de Sousa Saramago (Azinhaga, 16 novembre 1922 – Tías, 18 giugno 2010), scrittore, giornalista, drammaturgo, poeta, critico letterario e traduttore portoghese, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1998 perché “con parabole, sostenute dall'immaginazione, dalla compassione e dall'ironia ci permette continuamente di conoscere realtà difficili da interpretare”.


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