BELLA ACHMADULINA
NOMI DI DONNE GEORGIANE
Là sul mare vagavano le vele,
e, insensibili alla calura,
fiorivano lenti i platani
che a novembre si sfogliavano.
La panchina nel parco antico
biancheggiava muta,
e profumavano d'uva
i nomi delle donne georgiane.
Divenivano mormorio
che correva volando verso il mare,
per affiorare poi come cigno nero,
dal bizzarro collo arcuato.
Rideva una donna, Lamàra,
correva sui sassi, verso l’acqua,
spezzava il tacco sottile,
e nel vino tingeva le labbra.
E si bagnavano i capelli di Medea,
intrecciandosi al mattino alla cascata,
e le gocce cadevano sulla sabbia,
qua e là scintillando.
Più intenso del profumo di oleandri,
raccolti in un sol fiore,
aleggiava il nome di Arianna
e si dileguava in lontananza.
Appoggiandosi appena sui pali
sfiorava l'acqua un pontile.
“Tsisana!”, s'udiva da una finestrella,
“Natela!”, rispondeva una voce...
1956
(da Poesie, Il club di Milano, 2013)
.
Con i suoi toni puri e il suo stile virtuoso impiantato sul metro tradizionale, la poetessa russa Bella Achmadulina non poteva non farsi affascinare dalle donne georgiane, ritratte quasi come delle Ninfe vaganti tra le montagne del Caucaso e le acque del Mar Nero. I nomi – usati per sineddoche a indicare le donne stesse – risuonano dolci e ridenti.
.
FOTOGRAFIA © PAATA VARDANASHVILI
.
LA FRASE DEL GIORNO
I Giorgiani sono in generale belli, ben fatti ed agili, e non mancano di spirito: la beltà delle loro donne è celebre quanto quella delle circasse, sebbene sieno di tinta meno bianca e di taglia meno snella.
GIULIO FERRARIO, I costumi antichi e moderni
.
Bella Achatovna Achmadulina (Mosca, 10 aprile 1937 – 29 novembre 2010), poetessa russa. Fece parte con il primo marito Evtušenko e con Voznesenskij, della generazione poetica poststaliniana, favorita dal “disgelo” distaccandosi dalla retorica ufficiale. Condusse un'originale ricerca sul linguaggio, con purezza espressiva e fede nella parola.
Nessun commento:
Posta un commento