JIM HARRISON
GIARDINO
Alla finestra di notte
la mia ombra ha la lunghezza del giardino -
Muovo un braccio enorme e
faccio germogliare le piante,
maturare i pomodori.
La mia testa è grande
come un'aiuola di fragole e posso
racchiudere due balle di paglia in una mano.
Sono orgoglioso di questa forza,
alimentata dalla luce e dalle tenebre,
esercitata contro il giardino di mio padre -
un signore delle ombre.
(da Canzone semplice, 1965)
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Jim Harrison è poeta rurale, che viene da una piccola cittadina di campagna e fa del rapporto tra l'uomo e la natura il suo tema principale, reso ancora più profondo dalla pratica con lo zen e il buddhismo. Riceve la forza dalla sua terra: "Se zappi il mais per cinquanta centesimi l'ora, un giorno dopo l'altro, impari a scrivere un romanzo. Hai assorbito lo spirito della ripetizione. Quando guardi il giardino di mia moglie lo capisci; la bellezza del giardino - i fiori e le verdure - così è un artista nella sua opera. E quel retroterra che mi rendeva perplesso - quell'elemento rurale, quasi rozzo, mi ha aiutato come artista, per la grande quantità di vita in cui mi ha costretto a entrare, per la fame di fare le cose".
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FOTOGRAFIA © RODRIGO RAZQUIN/PXHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
Gran parte della scrittura è un fattore di riconoscimento, per aver letto abbastanza per sapere cos'è una buona scrittura.JIM HARRISON, The Paris Review, n. 107, Estate 1988
James Harrison detto Jim (Grayling, Michigan, 11 dicembre 1937 – Patagonia, Arizona, 26 marzo 2016), poeta e scrittore statunitense. La sua poesia, influenzata dal buddhismo e dallo zen, verte principalmente sulla natura e sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.
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